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Dolci tipici piemontesi: dai Gianduiotti al bonet

Patrizia Chimera 3 settimane fa
gianduiotti
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Piemonte, terra non solo di arte, storia, architettura, letteratura e cultura, ma anche terra di prodotti enogastronomici d’eccellenza. Spesso si parla dei vini del Piemonte o dei piatti tipici come la bagna cauda o il Gran bollito misto alla piemontese, ma non dobbiamo dimenticarci che il Piemonte è una terra dalle solide tradizioni dolciarie. Tantissimi, infatti, i dolci tipici piemontesi da assaggiare. E una volta assaggiati, non potrete più farne a meno.

dolci tipici piemontesi
Photo Credits @Andrea Paternostro

I dolci del Piemonte: il Gianduiotto e altri cioccolatini

Parlando di dolci piemontesi, fra i cioccolatini in pole position abbiamo di sicuro i gianduiotti. Il suo nome deriva dalla maschera torinese di Carnevale di Gianduja. La sua tipica forma, nasconde il cioccolato Gianduja a base di nocciola tonda delle Langhe (anche se adesso ne esistono versioni fondenti o al cioccolato bianco).

Altri cioccolatini torinesi molto famosi sono i Cremini. A forma di cubo, questa volta, sono composti da due strati di cioccolato gianduia che racchiudono uno strato di cioccolato alle nocciole. Ne esistono poi di varianti alternative al caffè o al limone.

Dolci e torte tipici piemontesi al cucchiaio

Partiamo da torte e dolci piemontesi da mangiare al cucchiaio. Uno dei dolci al cucchiaio più noti del Piemonte è di sicuro il bonet, un preparato morbido a base di cacao, amaretti, uova, latte e ricoperto di caramello. Un altro dolce al cucchiaio molto in voga in Piemonte è la panna cotta, un dolce freddo adatto a ogni occasione.

Fra le torte vere e propri, poi, non possiamo non ricordare la Torta 900, originaria d’Ivrea e composta da pan di Spagna al cacao farcito con crema a base di cioccolato, mascarpone e panna montata. Da Torino, invece, arriva la Torta Gianduja, una torta a base di cioccolato gianduja, nocciole e crema pasticcera.

Un’altra torta piemontese nella quale potreste imbattervi è la Torta alla Nocciola. Tipica della città di Alba, ovviamente è una torta a base di nocciole, arricchita però con crema pasticcera cioccolato fondente.

Photo Credits @Patrizia Chimera

Biscotti tipici piemontesi

Prima di parlare della pasticceria secca e dei biscotti del Piemonte, è bene ricordare che qui vige la regola della pasticceria mignon. I pasticcini piemontesi, infatti, rispetto a quelli di altre regioni, sono decisamente più piccoli. Le bignole, cioè i bignè per i piemontesi o i funghetti al cioccolato sono molto, molto piccoli. Ma non per questo meno gustosi: uno tira l’altro.

Ma torniamo alla nostra pasticceria secca. Da provare assolutamente i Baci di Dama, due biscotti di pasta frolla che racchiudono un ripieno di cioccolato. Aromatizzati alle nocciole, possono essere bianchi o al cacao. Altrettanto famosi gli Amaretti, biscotti secchi a base di mandorle, albume e zucchero.

Altri biscotti secchi sono i Brut e Bon, biscotti croccanti alle mandorle ricchi di zucchero, albume d’uovo e vaniglia. Da provare anche le paste di meliga, biscotti friabili a base di farina 00 e farina di mais, perfetti per la colazione o la merenda.

Abbiamo poi i nocciolini di Chivasso, dolci semplici e forse meno noti dei precedenti, ma non meno buoni. Si tratta di biscotti a base di nocciole delle Langhe, zucchero e albume. Buonissimi anche i veri Krumiri di Casale Monferrato, biscotti di frolla friabile di forma allungata e quasi a semiluna composti di burro, zucchero, uova, farina e vaniglia. Da provare assolutamente anche i torcetti al burro delle Valli di Lanzo. Ne troverete diverse varianti: quelli delle Valli di Lanzo tendono a essere maggiormente sottili e croccanti, mentre quelli di Biella sono più rotondetti e friabili. Li distinguerete facilmente perché i primi sono più scuri in quanto caramellati, i secondi sono più chiari.

Dolci tipici piemontesi natalizi

Molte delle ricette viste finora possono tranquillamente configurarsi come dolci tipici piemontesi natalizi. Difficile, infatti, che sulle tavole dei piemontesi, anche trapiantati in altre regioni, manchino il bonet o la panna cotta. Molto elegante la Coppa Sabauda o coppa di seirass, una crema a base di seirass (o ricotta in alcune versioni), Marsala, panna montata, scorze di limone, uvetta, zucchero e tuorli d’uovo, arricchita poi con rum, frutti canditi e amarene sciroppate.

Ma nulla vi vieta di servire in tavola a Natale una Torta Gianduia, un Montblanc (O Montebianco) a base di cacao, marroni e panna montata. O anche un semplice vassoio di pasticcini mignon.