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I piatti tipici di Biella: cosa mangiare e bere

Redazione 2 settimane fa
Bagna cauda
Photo Credits @Andrea Paternostro

 Un viaggio alla scoperta di Biella e provincia non può esimersi dall’assaggiare i piatti tipici di Biella. Ovviamente anche qui troveremo le ricette classiche della tradizione culinaria ed enogastronomica piemontese. Nulla vi vieta, infatti, di passare per la città e la provincia e gustare un fritto misto alla piemontese o un brasato al Barolo o anche un bollito misto alla piemontese.

Ma la provincia di Biella si caratterizza anche per piatti e preparazioni tipiche della zona. Piatti che, a volte, sono peculiari della zona, mentre altre volte sono rivisitazioni o varianti alternative di ricette locali presenti anche in altre zone. Senza dimenticare, poi, che ogni città o, addirittura, ogni famiglia o cuoco, propone la sua personalissima variante.

Photo Credits @Andrea Paternostro

Quali sono i piatti tipici di Biella da assaggiare?

Antipasti e piatti unici

Uno dei piatti tipici della cucina di Biella è un piatto unico, la cosiddetta polenta concia, particolarmente apprezzata nella zona di Oropa. Si tratta di una polenta di mais insaporita con formaggio o burro e che trova la sua massima espressione quando viene abbinata a formaggi stagionati come il Maccagno o anche a formaggi freschi come i classici tomini. Questi ultimi, a loro volta, possono donare al piatto sapori unici e diversi a seconda di come sono aromatizzati. Oltre al tomino di base, infatti, troviamo quelli con aglio e peperoncino, quelli conditi con olio e paprika o con altre spezie.

Non manca, poi, anche un piatto tipico di tutto il Piemonte, la bagna cauda, con aglio, acciughe e olio. Fra i primi piatti, troveremo tantissime minestre, zuppe e anche piatti a base di polenta.

Primi piatti

Da segnalare anche il ris an cagnun, un riso bollito e mescolato con toma e burro. Il riso, fra l’altro, lo troviamo anche nel mactabe, una minestra molto densa e usato spesso come piatto unico la sera. Il riso è anche il protagonista del ris e riundele, cioè del riso e malva e della cosiddetta minestra marià, a base di riso, biete e spinaci. Anche qui troviamo, poi, la panissa, un risotto con cipolla, salsiccia, salame e fagioli. Lo troverete in diverse parti del Piemonte, con qualche piccola variante a seconda degli ingredienti usati.

Tra i primi piatti dominano quelli a base di riso. In questo caso possiamo avere risotti al formaggio, risotti alle verdure o anche al latte e castagne. Sempre fra in questa categoria troviamo anche la zuppa con brodo, verdure e pane raffermo. Molte zuppe sono a base di pane e fra di esse spicca la supa mitunà, insaporita dal gusto variabile delle erbe dei prati: a seconda di quelle raccolte, il gusto della minestra varia parecchio. Un’altra minestra molto amata nella zona è la verzata, una minestra a base di cavolo verza e salame che si può tranquillamente considerare un piatto unico.

Secondi piatti

Da usare come antipasto, come aperitivo o anche come secondo piatto, abbiamo anche i salumi. Molti dei salumi biellesi sono conservati in contenitori di terracotta, ricoperti di grasso. Possono essere consumati come tali o anche abbinati alla frittata (per esempio nella frittata con il salame o frità rugnusa).

Fra i secondi piatti, oltre alla sacoccia ripiena, al coniglio in scivé e alla gallina farcita (la farcia è preparata con prezzemolo, aglio, pan grattato, fegatini di gallina, prosciutto, uova, sale e pepe), piatti ricchi in passato utilizzati la domenica o nei pranzi importanti, ecco che abbiamo i capunet, cioè degli
involtini di foglie di bietola o di cavolo, farciti con uova e verdure (li ritroviamo anche in altre zone del Piemonte).

Contorni

Non mancano poi contorni a base di fiori di zucca e cipolle. Gli amanti del pesce, poi, troveranno diversi piatti a base di trote (fra cui la trota alle erbe) e coregoni.

I formaggi

Avevamo, poi, citato prima i formaggi. Questa è la patria della toma, declinata in diverse varianti: nella zona di Oropa e delle Valli di Cervo predomina la toma a pasta semigrassa, mentre nella Valle Mosso e nella Valsessera abbiamo quella a latte intero (il Maccagno di cui parlavamo prima). Fra i formaggi freschi spiccano i tomini (chiamati sancarlìn quando sono insaporiti con aglio e peperoncino, frachèt quando sono conditi con olio, aceto e spezie e tumìn eletric quando sono amalgamati con olio e paprika). Un piatto particolare è la fundùa ‘d zeile, una fonduta di toma fresca fusa con uova e Rumex acetosa.

Dessert

Si passa poi ai dolci: qui, come in molte altre parti del Piemonte, predominano i torcetti, i canestrelli e anche le paste di meliga con farina di mais. Una specialità dolciaria del posto è l’arsumà, una spuma di uova e zucchero che viene diluita con latte o vino. Inoltre anche qui abbiamo le miasce, delle cialde di farina di mais molto sottili.

I vini

Non dobbiamo dimenticarci dei vini, fra cui spiccano il Lessona, il Bramaterra e l’Erbaluce di Caluso.